Progetto Borca » Performance http://www.progettoborca.net Fri, 03 May 2024 07:35:30 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=3.8.41 Magdalena Mitterhofer / Corte, Confessional http://www.progettoborca.net/corte-magdalena-mitterhofer/ http://www.progettoborca.net/corte-magdalena-mitterhofer/#comments Sat, 06 Apr 2024 06:30:33 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=18512

Nella mostra Renaissance, a Museion di Bolzano fino all’1 settembre 2024, c’è Confessional, un lavoro di Magdalena Mitterhofer, che si articola attraverso diversi media e performances, e che è stato sviluppato a Corte di Cadore a partire dal 2023, in collaborazione con Dolomiti Contemporanee e Progettoborca.

Del lavoro fa parte un’istallazione derivata da uno dei quattro confessionali lignei realizzati per la Colonia di Corte da Edoardo Gellner.

“La pratica artistica di Magdalena Mitterhofer si colloca all’intersezione di varie forme artistiche, tra il teatro, il film, la performance e il disegno. Spesso ispirati da monumenti storici e culturali, i suoi lavori site-specific esplorano le relazioni umane all’interno delle strutture architettoniche e sociopolitiche nelle quali sono calate” [...]

 

Confessional Corte:

Starring:
Cassie Augusta Jørgensen • Emilio de Marchi • Thomas Prenn • Katia Fellin • Shade Théret • Tenko Nakajima • Niklas Draeger• Edie Samland

Written and directed by Magdalena Mitterhofer
Cowriter and Producer Richard Gabriel Gersch

Producer Traudi Messini
Co-Producers Fabian Altenried, Sophie Ahrens, Kristof Gerega
Line Producer Martina Kreuzer

Director of Photography Paul Spengemann
Montage Celine Jünger
Sound Design Shadi Farid
Re-Recording Mixer Lorenz Fischer
Costume Design Anna Philippa Müller
Costume Design Assistant Sophia Mitterhofer
Set Design Carlotta Meyer
Assistant Set Designer Marian Mutschlechner
Hair Make-up Hannah Brugger
First AC Felix Rier
Drone Operator Manuel Schneider
Set Sound Shadi Farid
Gaffer Marvin Hesse
Unit Production Manager Luis Morat
DIT Celine Jünger
Graphics Anne Dietzsch
Screenplay Consultant Arnold Trautwein
Colour grading Julien von Schultzendorff
Character Development Noel Emilio de Marchi
Casting Cassandra Han
Production Assistance Schuldenberg Films Marlene Goetz
Accounting Schuldenberg Films Maia Altenried, Isabel Sellin
Accounting Mediaart Eleonora Delladio, WHW.Bozen, Coop Servizi

Music:
Alexander Iezzi • Hanayo • Price

Produceded by:
MEDIAART PRODUCTION COOP
SCHULDENBERG FILMS

 

Funded by:
IDM FILM COMMISSION SÜDTIROL
MEDIENBOARD BERLIN BRANDENBURG
AMT FÜR FILM UND MEDIEN – AUTONOME PROVINZ BOZEN SÜDTIROL

In collaboration with:
DOLOMITI CONTEMPORANEE
PROGETTOBORCA

Image Manuel Schneider

 

 

 

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PULSAR / Il video http://www.progettoborca.net/pulsar-il-video/ http://www.progettoborca.net/pulsar-il-video/#comments Tue, 02 Jan 2024 11:11:54 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=18146

PULSAR, Openstudio di Progettoborca, 27/29 ottobre 2023, Colonia e Chiesa di Corte, ex Villaggio Eni, Borca di Cadore.

[...] L’Openstudio qui è una pulsazione ampia e sostenuta, che non entra per intero in un video che, pur ben fatto e come no da Paolo, te ne mostra una sola parte, di più non si può. Quindi se non c’eri non sai tutto ed è così.
Noi però certo ringraziamo anche tutti gli altri indispensabili che c’erano, che han contribuito a farlo/esploderlo, e che trovi nei cartelli finali del video, o nel post in rosa. Tra questi, i Lunghiani, i Blanchani, Panem et Circenses, Catia Schievano, e avanti.

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27 ottobre / Caterina Erica Shanta / Sale calante http://www.progettoborca.net/caterina-erica-shanta-sale-calante/ http://www.progettoborca.net/caterina-erica-shanta-sale-calante/#comments Tue, 10 Oct 2023 19:35:11 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=17621

video in loop, 9’, 2023

Sale Calante
di Caterina Erica Shanta

con Performance di Fabio Talloru
Dormitorio MF
Venerdì 27 ottobre 2023
Ore 21.30

Un frammento visivo le cui immagini trasfigurano elementi acidi e basici di sale, roccia e minerali generati attraverso i millenni dall’incessante lavorio dell’acqua. In assenza d’acqua esistono nuovi deserti. Un video silenzioso di nove minuti in loop, verrà sonorizzato durante una performance in collaborazione con Fabio Talloru.

Le riprese sono state realizzate da Caterina all’interno del museo di Geologia di Città del Messico nel 2023.

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28 ottobre / HH fa una performance e presenta il disco, che non ha titolo, e apre la serata dei suoni http://www.progettoborca.net/gli-hh-fanno-una-performance-e-presentano-il-loro-disco-che-non-ha-titolo/ http://www.progettoborca.net/gli-hh-fanno-una-performance-e-presentano-il-loro-disco-che-non-ha-titolo/#comments Sat, 07 Oct 2023 10:42:16 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=17467

Tornano gli HH
Ed entrano nell’Openstudio PULSAR
Nel quale presentano il loro nuovo disco, che è il primo.
Chi sono gli HH (H0 ed H1) lo leggi sotto
HH non è un acronimo.
Il disco non ha titolo.

Gli HH aprono la sessione dei suoni multipli di sabato 28 ottobre
Fanno una performance: Zona del Disastro
La prima performance dal 2011 a Sass Muss
Non perderla

HH
Presentazione del disco, nuovo
Con la performance Zona del Disastro
Ex Villaggio Eni di Corte di Cadore
Cinema ex Colonia
Sabato 28 ottobre 2023
Ore 17:00
Dopo di loro suonano gli altri, li trovi nel programma di PULSAR

Secondo la Guida galattica per gli autostoppisti, gli Zona del Disastro, un gruppo plutonium rock, sono non solo il gruppo rock più assordante della Galassia, ma anche il rumore più assordante in assoluto che sia dato di sentire a essere vivente.
Suonano i loro strumenti con comandi a distanza collocati a bordo di un’astronave isolata acusticamente che resta in orbita intorno al pianeta dove si svolge il concerto, oppure, più spesso, intorno a un pianeta completamente diverso.
L’impianto usato dagli Zona del Disastro è formato da casse a neutroni che svettano come torri gigantesche, file di reattori al plutonio e amplificatori sismici. “
[ tratto da Ristorante al termine dell’Universo; di Douglas Adams]

I concerti garantivano cataclismi.

Come omaggio a questa band leggendaria, HH decidono di festeggiare l’uscita del disco con la performance Zona del Disastro.
HH controlleranno a distanza degli impianti di disturbo sonico che si spera causino qualche tipo di danno. Anche solo morale in caso, ma meglio un cataclisma.


Gli HH nel 2011 a Sass Muss. Foto: Alberto Montresor

HH – La biografia

Belluno, 2007
H0 batteria
H1 basso/incursioni vocali
0 o 1. Bianco o nero. Vero o falso. Maschio o femmina. Bene o male. Amore o odio. Niente vie di mezzo. Minimo sforzo, massimo risultato.
HH parla di donne che assomigliano a droghe e viceversa. Protesi del corpo e della mente, che ibridano l’umano con altri elementi. Riflessioni inutili e pensieri che non si ha il coraggio di fare. Situazioni equivoche che non ha senso immaginare.
Su questi concetti si basa il post punk rapido ad onda d’urto di HH (nome, non acronimo).

Crediti disco: Registrato da Gabriele Scopel presso Lignum Lab (PD).
Prodotto e mixato da HH.
Grazie a Ed Serafini per il Rickenbacker prestatoci.

Ogni riferimento a persone ed a fatti realmente accaduti vuole essere un attacco frontale.

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28 ottobre / Giuseppe de Benedittis / Serpenti e Scale http://www.progettoborca.net/28-ottobre-giuseppe-de-benedittis-serpenti-e-scale/ http://www.progettoborca.net/28-ottobre-giuseppe-de-benedittis-serpenti-e-scale/#comments Sun, 01 Oct 2023 19:21:32 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=17610

Giuseppe de Benedictis
Serpenti e Scale
live set

Cinema Colonia
Sabato 28 ottobre 2023
Ore 18.00

Serpenti e Scale più che una sfida è una ricerca di dialogo con la macchina.
Il sintetizzatore si trasforma in una sorta di intelligenza artificiale che elabora i dati forniti, attraverso meccanismi di feedback, li analizza e li ripresenta sempre con un imprevedibilità tipica del Serge.
La ricerca è dunque di interpretare ciò che la macchina cerca di comunicare, intavolando un vero e proprio dialogo con essa attraverso un botta-risposta ora sinuoso, ora a scalini.

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28 ottobre / Stefano Caimi / Folding Gellner http://www.progettoborca.net/28-ottobre-stefano-caimi-folding-gellner/ http://www.progettoborca.net/28-ottobre-stefano-caimi-folding-gellner/#comments Sun, 01 Oct 2023 07:29:54 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=17571

Stefano Caimi
Folding Gellner
Cinema Colonia
Sabato 28 ottobre 2023
Ore 21.00

Dopo il primo capitolo Gellner Econder, presentato nell’ambito dell’Openstudio TROMAMOTEL 2022, in cui l’architettura di Edoardo Gellner è stata sonorizzata tramite la letture delle fotografie scattate all’interno della Colonia, Stefano Caimi propone una nuova performance di data sonification. Questo nuovo capitolo s’intotola Folding Gellner.
La performance audiovisiva esplora come alcune strutture della ex Colonia ENI siano state colpite e danneggiate dalle tempeste che si sono abbattute nel Cadore negli ultimi anni e mesi.
Le lamiere di copertura di un dormitorio, deformate ritorte dai venti.
I suoni e le immagini, generati in tempo reale, mirano a portare l’osservatore a un continuo cambio di prospettiva, sottolineando la ri-modellazione dell’architettura causata dalle forze dalla natura.

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28 ottobre / Fabio Talloru / Acusmatopie 1991+2 http://www.progettoborca.net/28-ottobre-fabio-talloru-acusmatopie-19912/ http://www.progettoborca.net/28-ottobre-fabio-talloru-acusmatopie-19912/#comments Sat, 30 Sep 2023 22:01:51 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=17597

Fabio Talloru
Acusmatopie 1991+2 (live audio – 45 min.)
Cinema Colonia
Sabato 28 ottobre 2023
Ore 22.00

Dopo la prima versione, ufficialmente presentata durante l’Openstudio Olimpico 2021, ed a trent’anni dalla chiusura delle attività della Colonia ENI, per PULSAR Acusmatopie 1991 torna arricchito dai campionamenti audio acquisiti negli ultimi due anni da Studio campione – da cui l’aggiunta del “+2”.

Acusmatopia è un termine che Fabio Talloru ha coniato unendo le parole “akousmata” (= cose udite) e “topos” (= luogo).
Serve a identificare un ambiente che esiste solo nel breve tempo in cui suoni azionati artificialmente pervadono la materia fisica di un ambiente/struttura.
La coerenza genetica del suono immesso con l’ambiente stesso in cui si espande è centrale perché si dia una Acusmatopia: ogni singola fase e sonorità del live è stata dunque elaborata utilizzando esclusivamente i suoni provenienti dagli oggetti fisici appartenenti alla Colonia e studiata per interagire con i singoli materiali o insiemi di materiali che la compongono.

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studiOlimpico: IL VIDEO http://www.progettoborca.net/studiolimpico-il-video/ http://www.progettoborca.net/studiolimpico-il-video/#comments Mon, 22 Nov 2021 10:35:17 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=15508 29/31 ottobre 2021
studiolimpico – Openstudio Progettoborca
piroetta?

 

Sull’Essenziale di Internazionale: il pezzo è di Marco De Vidi.

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monolith mountains http://www.progettoborca.net/momolith-mountains/ http://www.progettoborca.net/momolith-mountains/#comments Tue, 04 May 2021 05:37:53 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=14876 dischardi.
premessero poi in due falang’incrollo al cientro convergienti precipit’a'tenaglia da pelmo ed antelao per chiuder finalmente un zarcofago franato spezzato esploso sur corpo esausto e sulle recchie del villaggio: dei dannati. eccoli qua i monoliti monstrus’incombenti della montagna messnerizzata.
‘come che vengono.
e così zhya.

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eniani? alieni? http://www.progettoborca.net/eni-ani/ http://www.progettoborca.net/eni-ani/#comments Sun, 02 May 2021 08:56:35 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=14841

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

dischardi.
che interpreta il luogo e la sua storia di tra i vetri le rame le nubi – anche quelle di nubi conscrictor
che avvolgono le menti dei flebili inimmaginativi.
e lui invece ha compreso subito cosa intendiamo qua con fantescenza culturale.
e  mattei fu uno degli antichi aztronauti, giù venuto col fascio di luce e incarnato in cervo spaziale
lampante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Annalaura Fornasier / The Forest Feast http://www.progettoborca.net/annalaura-fornasier-the-forest-feast/ http://www.progettoborca.net/annalaura-fornasier-the-forest-feast/#comments Mon, 01 Feb 2021 12:03:08 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=14391 The Forest Feast – Act 1

 

The Forest Feast è un progetto di ricerca organizzato da Annalaura Fornasier, studentessa di MA Architecture presso il Royal College of Art di Londra.

The Forest Feast vede la tempesta Vaia come l’innesco di un cambiamento che potrebbe avvenire nei territori Dolomitici. Il progetto desidera indagare il ruolo che la cultura assume nella gestione del contesto post-Vaia. Come può la cultura mediare in un paesaggio post-disastro? Come può il cibo, come elemento culturale, diventare uno strumento per l’interpretazione e gestione del paesaggio Dolomitico a seguito di eventi come Vaia?

Un primo modo per rapportarsi con il paesaggio post-Vaia è stato focalizzandosi sul cibo. Il cibo diventa il mezzo attraverso cui porre domande sul luogo e come lente di esplorazione del sito. La ricerca, preparazione e assimilazione di elementi edibili diventa una prima forma di mediazione all’interno della ricerca svolta sul campo.

Il banchetto, tenutosi a Progettoborca il 17 dicembre 2020, completa la prima fase d’indagine del progetto. Il suo allestimento e preparazione ha visto la collaborazione dello chef e ricercatore Lorenzo Barbasetti di Prun, Prometheus_Open Food Lab. Lorenzo ha preparato un menu, frutto della sua lunga e meticolosa ricerca sul territorio dall’Ottobre del 2018, utilizzando edibili raccolti e coltivati nei territori del villaggio e dintorni ed accostati ad elementi esotici. Il banchetto vuole essere un’occasione di confronto, tra coloro che hanno vissuto e conoscono questo territorio come Elena Maierotti, Gianluca D’Incà Levis, Palalo Cargnel e Lorenzo Barbasetti e chi invece è estraneo come Angelica Furlotti ed Annalaura Fornasier. Una seconda forma di mediazione è stata fatta utilizzando tecniche cinematografiche per documentare il banchetto e le interazioni che gli ospiti hanno avuto con esso. I dialoghi e le opinioni che sono emerse in questa occasione, contribuiranno a sviluppare la prossima fase del progetto di tesi rivolto verso una strategia per la progettazione di un futuro paesaggio culturale.

Qui il blog della School of Architecture del Royal College.

Photo Alessandro Lana Photo Alessandro Lana Photo Alessandro Lana Photo Luca Anzalone Photo Luca Anzalone Photo Luca Anzalone

 

The Forest Feast – Act 2

 

Come può una narrazione digitale indagare la futura produzione forestale nelle Dolomiti?

Ponendosi come una critica per l’incuria e la mancanza di interventi culturali sulle foreste, il progetto vuole allontanarsi dal tavolo del banchetto e interagire con l’ex Villaggio Eni, testando questo approccio attraverso una scala architettonica.

Il progetto utilizza una narrazione digitale fittizia, ambientata in un futuro lontano (giugno 2051), in cui un festival diventa uno strumento di progettazione per immaginare una serie di scenari all’interno del villaggio. Questi scenari vogliono evidenziare i problemi del sito e i modi ipotetici di affrontarli. Il design del festival interviene dentro e intorno all’architettura iconica del villaggio, interpretando il vernacolare.

Il festival cerca di connettere le comunità locali per nutrire il paesaggio boschivo sperimentando la foresta attraverso il sacro, il magico, i rituali e le celebrazioni collettive.

The Forest Feast - Act 2 Sito: piano di localizzazione Sito: posizione altimetrica 6 giugno 2051 Il portale - Un artificio narrativo permette il movimento del personaggio tra due momenti distanti nel tempo e nella realtà. Il portale recupera gli sgabelli inutilizzati di Gellner e li trasforma in una leggera composizione temporanea. Spostare e utilizzare gli sgabelli all'interno del festival, diventa un primo momento di incontro e interazione tra la comunità e il villaggio La foresta Tent Lab - Reinterpreta l'architettura da campeggio di Edoardo Gellner in una struttura modulare temporanea decorata da motivi quadrati intagliati a mano e trasformata in un luogo per la comunità del villaggio per sperimentare con l'edibile della foresta così come con elementi esotici Aquaponics Indoor Farm - Incastonata negli interni del villaggio, l'aquaponics è un luogo per culture sperimentali di piante e pesci. La luce brilla dai nuovi pavimenti al neon che fanno riferimento alle iconiche finestre quadrate del villaggio Arboretum - Ispirato al metodo di sperimentazione del rimboschimento di Miyawaki di far crescere gli alberi in un perimetro denso, l'arboretum accoglie la festa

In collaborazione con:

Director, editore e scenografia: Annalaura Fornasier
Chef: Lorenzo Barbasetti di Prun
Ospite e scenografia: Angelica Furlotti
Ospite: Elena Maierotti
Ospite: Palalo Cargnel
Ospite: Gianluca D’Incà Levis
Chef: Lorenzo Barbasetti di Prun
Assistente chef e supporto alla produzione: Camilla Glorioso
Riprese: Alessandro Lana
Foto, video e set design: Luca Anzalone
Sound design: Tommaso Mosole
Location: Progettoborca (Borca di Cadore, Belluno, Veneto, Italia)
Filmati di: 1858, 2020, 5:56” – Formafantasma, Cambio – 2020

 

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Desideri Patafisici http://www.progettoborca.net/desideri-patafisici/ http://www.progettoborca.net/desideri-patafisici/#comments Tue, 09 Jun 2020 10:43:39 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=13582 L’ultima (?) sessione di Radioborcia di olmo g. stuppia dalla casa (?) madre (?).
31 maggio – 2 giugno (e oltre) 2020

 

Riascolta qui le interviste:

Alessandro Melis
Silvia Cafora
Maurizio Elettrico
Paola Nitido
Fulvia Ambrosino (su Paola Acampa)
Luigi Alverà
Silvia Pighi
Paola Bergamaschi
Davide Stucchi

tra gli altri che furono e sono: Alfred Jarry, Jean Genet, Donna Haraway

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Openstudio 18/20 ottobre 2019: le immagini http://www.progettoborca.net/openstudio-1820-ottobre-2019-le-immagini/ http://www.progettoborca.net/openstudio-1820-ottobre-2019-le-immagini/#comments Sun, 17 Nov 2019 14:37:01 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=12890 L’Openstudio di fine anno è sempre così, non un evento, nè un palinsesto, nè una mostra.
Un momento lungo e denso in cui i filamenti si incrociano e fondono e trovano e perdono, i filamenti delle interazioni culturali e intellettuali e artistiche e strategiche, e altre cose così, della pratica e del progetto.
Un momento che non è un istante, che si manifesta in un’atmostera, in un clima sensibile, in una vibrazione sostenuta, in un sentore, nella percezione delle presenze vive, dell’identità della pulsione, armonico artificiale, come suono prolungato di corno lontano (e vicino).
I video non possono afferrarlo nè dirlo, un ente di questo genere: avremmo avuto bisogno di quattro paoli per tre giorni (nel complesso sarebbero dodici paoli).

Qui un album FB, con una autentica sintesi: oltre 200 foto e oltre 20.000 caratteri. Giusto perchè l’atmosfera non può esser resa in un lampo: non restano nè i denti nè la carne, dopo il pasto.
E ancora giusto perchè il cogliere appieno non è una funzione del solo guardare -i solovisivi non sono mai visionari puri: spesso si limitano a non esser altro che giocatori plastici.
E così, si può immaginare che qualcuno sappia ancora leggere.
Prosaica è l’avarizia.


Questa foto: Giacomo De Donà

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Sabato 19 ottobre – Rotorvator in Progettoborca http://www.progettoborca.net/sabato-19-ottobre-rotorvator-in-progettoborca/ http://www.progettoborca.net/sabato-19-ottobre-rotorvator-in-progettoborca/#comments Sat, 19 Oct 2019 14:04:13 +0000 Bacheca]]> http://www.progettoborca.net/?p=12557 Sabato 19 ottobre 2019, Rotorvator spande fuoco a Borcia, nell’Openstudio di (fine)stagione.
Ore 18.30, Aula Magna alla Colonia.
Prima (17.30) e dopo (dalle 19.30), mette i dischi Demis DJ.

Rotorvator
Trio bellunese formato nel 2008, influenzato da black metal, industrial, noise e musica elettronica.
Hanno pubblicato album su diverse etichette tra cui Dokuro, Crucial Blast e Sincope.

Dopo una pausa di tre anni, questi ceffi tornano con un nuovo live, più elettronico, che si presenta qui in antepima italiana, basato sulle solite cose gentili che carezzeranno amorevolmente gli orecchi tuoi, Bambina Supina.
Aula Magna della Colonia finalmente in-fiamma, basta fuochi di paglia e tartine bene imburrate.
Oltre alle solite brutte cose, Viaggio & Violenza, Cristopher Noise.

Anche se I primi lavori di Rotorvator sono emersi dall’underground noise / drone, la loro musica è inconfondibilmente radicata nel black metal, con voci abrasive, tempi esplosivi e riff stranamente dissonanti tutti intrecciati nella loro strana musica meccanica, un suono unico che si sposta tra i momenti di maestà mutante e caos violento.
Doom, Ambient, Death Metal, Black Metal, Industrial ed Electronics svolgono tutti un ruolo uguale nel spaventarti a morte mentre ascolti Rotorvator. Ed è un trionfo ad ogni livello.”
(I Vivi e I Morti, Crucial Blast Records)

Discografia selezionata:

Ep Dokuro 2009
Nahum autoprodotto 2010
I vivi e i morti Crucial Blast 2013
Reliquies Sincope 2015

 

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Marta Allegri/Solo Polvere http://www.progettoborca.net/marta-allegrisolo-polvere/ http://www.progettoborca.net/marta-allegrisolo-polvere/#comments Sat, 20 Oct 2018 10:03:13 +0000 http://www.progettoborca.net/?p=12637

Marta Allegri, Solo Polvere, ottobre 2018, ex alloggi religiose, Colonia di Corte di Cadore.

 

Nel breve video qui si vede Marta Allegri nuovamante all’opera alle religiose.
Ed è evidente che il ragionamento sullo stato del Patrimonio e del suo disfacimento, Heritage e Archeologia Industriale, decomposizione del Paesaggio e suoi ordini e gradi, con tutti i generi pavidi di questa oscena Letteratura della Nostalgia e dell’Architettura Perduta, che torreggia come un’arca-mai-stata, colle sue oscene dolciastre fragranze di putrefazione che attraggono i Saprofiti Culturali, tra cui anche il perfido Romanzo Celebrativo Fossile in Epitaffio, contemplativa summa dei Memori Tronchi Immoti: non funziona, non nutre, non ci interessa, non ci andiamo.
Insomma, in questo video breve Marta Allegri dimostra ancora una volta quanto ben eseguita possa essere [laddove la ricerca trovi rampa nello slancio (ahia, povere qui le Zie Cecchine frigide conservate) e il rigore discettativo si saldi all’aerea levità (impermanenza dell’oggetto, processualità del pensiero) della facoltà poetica, che è un intuito sintetico e rigoroso] l’azione plastica unificante le due materie (idea e cosa) in un unico momento coerente edificato negli strumenti della techne (l’ingegno
plastico, appunto, come nell’argillose Aderenze sviluppate a Monte Ricco in Stream), che può durare e dura sempre (Senso, Spazio del Tempo, senza ingombro di piedistallo), e un attimo (la polvere è il medium della perdita? è la frusta invece, trasformativa, dell’antisepolcro, rifiuto di cenotafio celebrazione monumento).
E che differenza c’è? Quale prospettiva durevole, in questo levare?
E dunque questo breve video mostra un istante in tutto, d’una pratica, finalmente d’architettura, che è una cura costruttiva transeunte (ciclo, sequenza), senza alcuna stentoreità celebrativa d’oggetto, ma assai cosciente, e tu devi coglierla nell’essenza prima che volga in soffio, perché già Marta toglie tutto un’altra volta e se possibile, se non stai in guardia, ancora prima che tu lo veda, e questa è la differenza tra Spettacolo e Presenza, tra gli Art-studios e la Pratica d’Architettura: l’esserci, nel Tempo,
della Realtà, dello Spazio.

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Domenica 22 ottobre – Studiovisit prandiale a Casa Cametti http://www.progettoborca.net/17-ottobre-2017-casa-cametti-pranzo-studio-visit/ http://www.progettoborca.net/17-ottobre-2017-casa-cametti-pranzo-studio-visit/#comments Sun, 10 Sep 2017 13:01:51 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=8831 Simone Cametti è entrato per la prima volta a contatto con l’universo di Borca del 2015.
Dopo un primo sopralluogo esplorativo (qui la sua prima impressione affidata ad un video), il progetto è partito.
Casa Cametti è un cantiere, nel quale la dimensione esistenziale ed esperienziale si connettono alla prassi di totale trasformazione ed appropriazione di uno spazio muto.

Attraverso diversi cicli di lavoro nella Residenza di Progettoborca, che periodicamente coinvolgono gli altri membri della famiglia di Simone (la compagna Sonia, i figli Leonardo e Mattia, il cane Nora), i suoi studenti all’Accademia di Belle Arti Rufa, altri soggetti operativi a Borca, la palazzina gellneriana degli ex Uffici Dirigenti viene traformandosi nella Casa di vacanza della Famiglia Cametti, e, più in generale, in uno spazio di lavoro, incontro, discussione, attività metaboliche.

Da luglio ad agosto 2017, con un nuovo spostamento da Roma a Borca, Simone è stato di nuovo operativo, il suo lavoro si è articolato attraverso fasi differenti.
Molte persone sono passate da Casa Cametti nei mesi estivi: il pubblico, che la invade di continuo, mentre la famiglia si dedica alla proprie faccende quotidiane (mangiare, lavare, fare i compiti, andare a funghi, aggiustare la stufa, portare l’acqua in cucina, archiviare documenti e oggetti storici – andare da Bauce); gli artisti, i curatori e i collezionisti; gli architetti e gli storici della cultura e dell’economia; i paesani e gli ospiti stranieri; tutta la platea operativa che contrubuisce a costruire un ragionamento di riutilizzo di questo mastodontico complesso-mai-morto. Che, come esemplifica ottimamante la pratica di Cametti, può e deve essere ripensato ad un uso nuovo, sperimentale, sensato, significativo, responsabile ed efficace.

Domenica 22 ottobre 2017, nella palazzina (apparentemente) addomesticata, si svolgerà dunque un nuovo Pranzo a Casa Cametti, uno Studio-visit prandiale.
I commensali invitati sono artisti, curatori, galleristi, collezionisti, architetti, ospiti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, del lavoro e dal territorio.
E il concetto centrale consiste proprio nel voler raggruppare persone dalla formazione diversa, inserendole nel contesto neo-casalingo, dove, a questo punto giunti, la cosa interessante è la riflessione sulla trasformazione di ogni cosa.
La trasformazione della casa costruita all’interno della Colonia di Mattei, come anche la trasformazione dello stesso Studio-visit, che può tranquillamente compiersi durante il pranzo, e dove non si sa più se i discorsi più i importanti siano inerenti all’arte o a come si fa l’amatriciana.

Menu pranzo Casa Cametti 22 ottobre:

Salumi di Norcia
Bruschette al tartufo di Norcia
Cremini
Olive all’ascolana

Bucatini all’amatriciana
Arrosticini
Frittata di alici all’aquilana

Montepulciano d’Abruzzo
Rosso Piceno Superiore
Vino cotto

Qui il website di Simone Cametti

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http://www.progettoborca.net/17-ottobre-2017-casa-cametti-pranzo-studio-visit/feed/ 0
Nicolò Colciago, Stefano Comensoli/Dislivello http://www.progettoborca.net/nicolo-colciago-stefano-comensolidislivello/ http://www.progettoborca.net/nicolo-colciago-stefano-comensolidislivello/#comments Wed, 19 Jul 2017 07:01:02 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=8529 dislivello: un viaggio tra Garbagnate Milanese (Mi) e Borca di Cadore, coprodotto da Dolomiti Contemporanee, Progettoborca e Spazienne, supportato da Tabacco Casa Editrice, Salewa e Tuttosport Longarone.

Nicolò Colciago e Stefano Comensoli sono due artisti milanesi, parte del progetto artistico Spazienne.
ad agosto 2017, il progetto dislivello li ha condotti da Garbagnate Milanese, dove vivono e lavorano, fino all’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, sul quale dal 2014 è attiva la piattaforma di rigenerazione di Progettoborca, implementata da Dolomiti Contemporanee e Minoter, insieme alla rete di partner DC.
dislivello è un viaggio che attraversa i paesaggi, connettendoli: i due artisti hanno guadagnato progressivamente la quota (da 0 a 1.200 m.s.l.d.m), muovendosi a piedi attraverso un itinerario di trekking.
La spedizione è attrezzata grazie ai partner Salewa e a Tuttosport Longarone, che l’hanno sostenuta a livello logistico e di comunicazione. Gli artisti hanno camminato ogni giorno, per venti giorni, dormendo in tenda.
Un viaggio artistico esplorativo, che parte dalla città e raggiunge la montagna. Durante tutto il percorso, i viaggiatori hanno raccolto informazioni, dati, immagini e riflessioni, che danno luogo a una serie di altri lavori, che in una seconda fase verranno presentati nella Colonia dell’ex Villaggio Eni a Borca.

L’attraversamento ha avuto una restituzione quotidiana, una sorta di diario di bordo, gestita dai due viaggiatori stessi e dai punti di riferimento stanziali che essi hanno scelto.

Tabacco Editore
ha sostenuto questa spedizione di trekking culturale garantendo il supporto cartografico digitale.
La spedizione è partita da Milano mercoledì 19 luglio, per giungere a Borca il sette agosto, dopo venti giorni di cammino.
Una volta giunti al Villaggio, gli artisti hanno cominciato a lavorare all’esterno della Colonia, utlizzando i materiali raccolti per realizzare un’opera e una pubblicazione.
Presto online le immagini del progetto alla fase attuale.

 

Scrivono Nicolò Colciago e Stefano Comensoli:

Il progetto è un percorso, un’escursione, un viaggio. Un’esperienza in progressione.
Un cammino che attraversa lo spazio reale e di ricerca. Mette alla prova, elimina le sicurezze, le abitudini, altera l’azione e l’equilibrio di produzione sia come processo sia come luogo.
L’assenza di una casa base, un luogo stabile di lavoro e di archiviazione di materiali.
Uno studio mobile. Lavorazioni in itinere. Trasporto materico e di vissuto essenziale. Archivio visivo in continua espansione.
Continui stimoli e l’incontro di scenari differenti saranno il diario dell’avvicinamento alla montagna.
Un allenamento costante e concentrato nell’avanzamento di paesaggio.
Attraversare il dislivello.
Privarsi di sicurezze per superare il limite.

 

Foto: Spazienne

 

 

Lista materiali spedizione:

 

dislivello_LISTA_MATERIALI

 

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First Gellner Indoor Run (the test) http://www.progettoborca.net/first-gellner-indoor-run-test/ http://www.progettoborca.net/first-gellner-indoor-run-test/#comments Thu, 04 Aug 2016 08:35:54 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=7176 4 agosto 2016, ore 7.30,
Borca di Cadore, ex Villaggio Eni, Colonia.

La prima corsa dentro al prodigioso mostro di Gellner, la Colonia dell’ex Villaggio Eni.
Apparentemente non competitiva (competere è spingere: senza spinta, è la gravità a prevalere: schiacciante).

Un percorso di quattro chilometri, per corridoi e rampe, un percorso straordinario nella storia della cultura, dell’innovazione, dell’architettura, del design del paesaggio, paesaggio fisico e culturale, dell’Italia di allora: dell’Italia di sempre.

Correre è ripercorrere tutto ciò. Correrlo è anche, farlo, questo Spazio, agirlo: correrlo è esserci.
La ricerca della velocità d’innesco, e poi quindi della velocità di crociera.
Stiamo allenandoci, e rialleniamo lo Spazio.

First runners: Gianluca D’Incà Levis, Simone Sfriso (the master), Paolo Cascone, alcuni studenti d’architettura.
La cultura è sempre un moto: il test si è svolto ad agosto 2016, durante il workshop Abitare condiviso.
Mica uno scherzo.

Foto: Nicola Noro

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Conferenza passeggiando (di Cose Cosmiche) http://www.progettoborca.net/conferenza-passeggiando-di-cose-cosmiche-2/ http://www.progettoborca.net/conferenza-passeggiando-di-cose-cosmiche-2/#comments Sat, 23 Jul 2016 07:12:10 +0000 Bacheca]]> http://www.progettoborca.net/?p=6164 Sabato 23 luglio, ex villaggio Eni, Borca di Cadore
dalle ore 10.30 alle ore 13.30
dalle ore 14.30 alle ore 19.30


La linea è il riferimento che si sposta
Vincenzo Agnetti

Il visibile non è un’immagine, non funziona come un’immagine. Non è quello che è davanti a noi, ma quello che ci circonda, ci precede e segue. (1)

Cose Cosmiche, in collaborazione con Dolomiti Contemporanee / Progettoborca, vi invita a partecipare a Conferenza passeggiando, un esperimento di attraversamento non convenzionale dello spazio dell’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore.
Il camminare, in effetti, permette di vedere dinamizzando delle linee, linee di canti (song lines) che disegnano il territorio aborigeno, linee di fuga che bucano lo schermo del paesaggio nella sua rappresentazione più tradizionale, linee di streghe, come direbbe Deleuze, che trascinano il pensiero dietro al movimento delle cose […]. (2)
Percorreremo l’area dell’ex Colonia per bambini progettata dall’architetto Gellner negli anni ’50, con l’attitudine al contempo dispersiva e immersiva della passeggiata. Allineando il pensiero al ritmo dei nostri passi, ascolteremo le riflessioni e gli ultimi studi di astrofisici, ricercatori e artisti.

 

Programma della giornata

Conferenza passeggiando si svolge tra le ore 10.30 e le ore 19.30.
Nel corso della giornata dunque, i partecipanti in gruppo seguiranno i relatori e gli artisti, che si avvicenderanno nelle azioni performative, narrative, e nell’esposizione dei temi scientifici e filosofici.
I partecipanti dovranno organizzarsi autonomamente con un pranzo al sacco, che verrà consumato nel parco della Colonia tra le ore 13.30 e le ore 14.30.

Interventi:

- Il viaggio delle onde gravitazionali attraverso l’Universo, Marica Branchesi, Astrofisica, ricercatrice presso l’Università di Urbino, e associata all’INFN di Firenze

- From the earth to the moon, Pamela Breda – Artista

- Costruire il futuro dei rivelatori di onde gravitazionali, Jan Harms – Fisico, ricercatore Marie-Curie presso l’Università di Urbino e associato all’INFN di Firenze

- Il problema della conoscenza in Nietzsche e in Heisenberg, Maurizio Guerri – Filosofo, ricercatore presso Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia (Insmli) e docente presso Accademia di Belle Arti di Brera

- I want I want, Sophie Ko Chkheidze – Artista

- Il lato scuro dell’universo visto da Euclid, Luca Valenziano – Astrofisico INAF / IASF, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Bologna

- La crisi della critica oggi nella palude dell’immagine, Maria Giovanna Mancini – Critica d’arte e docente presso Accademia di Belle Arti di Urbino

- 23.07.16 | 12:30 | Borca di cadore, Fabrizio Perghem – Artista

- Girando intorno al messaggio, Carlo E. Prelz – Informatico e ricercatore dentro e fuori dell’Università di Berna, dipartimento di scienza dello sport

- Desire of mine, Enzo Umbaca – Artista

 

La passeggiata è a numero chiuso e per partecipare è necessaria la prenotazione (limite di posti: 50): scrivere a info@progettoborca.net.

Conferenza Passeggiando @ Progettoborca è a cura di Cose Cosmiche e realizzata in collaborazione con Dolomiti Contemporanee. Ringraziamo per il supporto la Arthur Cravan Foundation.
Cose Cosmiche è una piattaforma-catalizzatore di artisti, scienziati e ricercatori provenienti da varie discipline interessati a riflettere e confrontarsi su spazio, tempo, energia e materia. A cura di Helga Franza e Silvia Hell.

Arthur Cravan Foundation è ispirata al performer dadaista A. Cravan ed ha l’obbiettivo di supportare, produrre e promuovere idee e progetti artistici considerati ‘Irrealizzabili’, ‘non convenzionali’ e ‘Senza Futuro’.

1)    Jean-Christophe Bailly, Il partito preso degli animali (Le parti pris des animaux)
2)    Gilles A. Tiberghein nella prefazione a Walkscapes di Francesco Careri

 

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Luce in casa Cametti http://www.progettoborca.net/luce-in-casa-cametti/ http://www.progettoborca.net/luce-in-casa-cametti/#comments Fri, 03 Jun 2016 07:59:49 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=5591 Venerdì 3 giugno, Simone Cametti aprirà la “sua casa” di Borca al pubblico.
Il progetto di Cametti, iniziato nel 2015, prevede la trasformazione progressiva di una palazzina-uffici nella Colonia gellneriana di Corte di Cadore nella “casa vacanze della famiglia Cametti”.
Simone ed il figlio Mattia accoglieranno ospiti e visitatori  dalle 15:00  alle 21:00 di oggi, venerdì.
Una pratica di reinsediamento nello spazio, acceso, all’interno del cantiere di Progettoborca.
Qui e qui il lavoro di Cametti a Borca.

cametti light on

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Radioborcia, wintersession http://www.progettoborca.net/radioborcia-wintersession/ http://www.progettoborca.net/radioborcia-wintersession/#comments Sat, 02 Jan 2016 09:51:05 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=5013 Radioborcia, wintersession. Diretta streaming da Progettoborca, 4-10 gennaio 2016.

Radioborcia è una piattaforma indipendente di streaming audio web, ideata e alimentata da g. olmo stuppia.

Il progetto è stato avviato a settembre 2015, quando l’artista ha effettuato il suo primo periodo di Residenza presso l’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, all’interno di Progettoborca, la piattaforma di rigenerazione qui attivata da Dolomiti Contemporanee (DC) nel 2014.

Radioborcia si configura come un’opera d’arte comportamentale e sonora. La sua “onda” trasmette principalmente il Paesaggio sonoro contemporaneo. A Borca, la stazione radio viene ospitata nella palazzina gellneriana che accoglie gli uffici/boorshop di DC (ex portineria alla Colonia, Via Mattei n. 5).

La radio opera alla costruzione di una narrazione Utopica e Distopica, nutrendola con le voci degli ospiti esterni (artisti, intellettuali), degli abitanti di Borca di Cadore, e delle persone che ora giungono ad esplorare il Villaggio, attratte dal lavoro di catalizzazione culturale che DC viene svolgendo qui.

La radio è un dispositivo per l’ascolto collettivo e individuale: essa si genera tra caso, incontro, studio ed elementi della Natura circostante. I fruscii di alberi, gli scricchiolii, i suoni prodotti dentro ai grandi spazi silenziosi della Colonia, divengono materia grezza di elaborazione sonora.

A settembre 2015, per una settimana, olmo ha trasmesso senza soluzione di continuità da Borca, raccogliendo suoni, testimonianze, interviste, frammenti della vita e del lavoro in Progettoborca.

Nei mesi successivi, Radioborcia si è mossa, diventando mobile: l’attività è proseguita da Milano, e poi da Parigi.

Tutti i materiali registrati vengono raccolti e archiviati nel tumblr di Radioborcia (http://radioborcia.tumblr.com/), dove rimangono disponibili.

Ora, Radioborcia è tornata alla stazione madre, a Borca, dove g. olmo stuppia e Alexander Darkish hanno lavorato, in diretta 24 ore al giorno, dal 4 al 10 gennaio 2016.

Primo tema della sessione invernale è stato Il concetto di ascolto (Espansione della scultura).
Il programma di questa sessione si è imperniato sul Field Recording, e condurrà alla produzione di un vinile (come opera d’arte) di Radioborcia. Il vinile che sarà realizzato e stampato in collaborazione con il dj/regista Alessandro del Vigna (in arte Alexander Darskishhttps://darkish.bandcamp.com - http://www.juno.co.uk/products/darkish-no-self/597655-01/), anch’egli in Residenza a Borca a gennaio.

Interviste (a cura di Alexander Darkish)
Proliferation of Pornography in Failed Future Environment 

Marco Barotti, artista, musicista e attore, collettivo Plastique Fantastique, Berlino
Pamela Breda, artista, Venezia
Ben Cozmo, produttore e membro dei Newcleus, New York
Jerome D’estais, critico e autore, Parigi
Simona Faraone, dj, Firenze
Virgo Four, duo storico di house music, Chicago
Janna Maria Nandzik, regista, Berlino
Naya Pascual, attore e poeta postporno, Barcellona-Berlino
Alex Puddu, musicista e autore di “The Golden Age Of Danish Pornography” series, Copenhagen
Miriam Secco, artista, Venezia
Lior Shamriz, regista, Los Angeles-Berlino
Danilo Rasori, regista, collettivo Platoon Kunsthalle, Berlino
Amy Tuxworth, produttrice cinematografica, Sydney, Berlino

Interviste (a cura di g. olmo stuppia)
Ascoltare, postura di recupero del tempo

Stefano Andi, Architetto, Forma e Flusso, Milano
Amed Ben Dihjab, pittore e performer, co-direttore di Celebrazione Festival, Tunisi – Parigi
Saverio Bonato, artista, Schio-Venezia
Renzo Bortolot, Presidente Magnifica Comunita del Cadore, Cadore
Martina Conti, performer, Londra-San Marino
Viola Conti, producer e performer, docente IUAV, San Marino-Londra
Iolanda Da Deppo, Gal Alto Bellunese, Cadore
Giovanni De Donà, artista, Berlino-Bologna
Michele Merlo, Studio Gellner, Cortina d’Ampezzo
Marcella Morandini, Fondazione Dolomiti UNESCO, Cortina
Marcella Giulia Pace, ex-eniana, Ragusa-Cadore
Mattia Pajè, artista, Bologna-Milano
Michelangelo Penso, artista, Mestre
Oreste Scalzone, scrittore, Parigi
Simona Squadrito, filosofa e curatrice, direttrice di TRWOWB, Milano
Marta Vianello e Gianmarco Cogusi, METRICUBI, Venezia

Radioborcia IN RADIOFM

Intervista lancio con Nives Milani di Radio Cortina
il 4/01/16 h.11.10

Sessioni Fm grazie al contributo di Radio Belluno con Guido Beretta
il 7/01/16 h.11

Una radio sperimentale invade con il suo volume utopico le medie frequenze convenzionali italiane: lievemente e visceralmente. Istanti di unicità.

Letture

T.S. Eliot , Four Quartets,
sarà recitato a memoria dal dj e regista Darkish negli spazi della Colonia di Gellner.
Il video e l’audio saranno alternati alla lettura originale di T.S. Eliot pubblicata su vinile nel 1971.

S. Sontag, Interpretazioni Tendenziose, cap. II e III Estetica del Silenzio e Immaginazione pornografica
lettura e comparazione di Darkish & g. olmo stuppia

M. Tafuri, Progetto e Utopia, stralci
a cura di g. olmo stuppia

M. Raponi, Strategie del Rumore, stralci
a cura di g. olmo stuppia

R. Barthes, L’impero dei Segni, stralci
a cura di g. olmo stuppia

E. Gellner, Quasi un Diario: appunti autobiografici di un architetto, stralci
con audio di Marta Allegri & g. olmo stuppia

N. Zedd, J. Mekas, D. Wojnarowicz, R. Kern, L. Lunch (…), 

“You Killed Me First”, Cinema Of Transgression’s Manifesto, Edited By Susanne Pfeffer

Suoni

Con un drone, derive in territorio, incontri senza preavviso, si produrranno momenti di paesaggio sonoro legati al tema di wintersession, il concetto di ascolto.
Attraverso momenti conviviali si estrapoleranno momenti e spazi di condivisione sonora.
Il Paesaggio sarà oggetto continuo di Field Recording: dalla villa-residenza di Progettoborca ai piedi dell’Antelao sino alla Capanna Bassa in Colonia saremo in costante evoluzione per raccogliere sensazioni volte alla restituzione di ascolti e sessioni sonore originali.

Vinile

Il Vinile sarà prodotto da Darkish (darkish.bandcamp.com) in collaborazione con il duo, pilastro della scena elettronica di Chicago, Virgo Four.
 Il proposito è quello di unire su supporto vinilico le composizioni realizzate partendo dalle impressioni sull’architettura modernista di Gellner durante la permanenza di Alexander Darkish a Borca e quelle di Virgo Four sulla città modernista per eccellenza: Chicago.
Il vinile viene inteso, quindi, come un manufatto artistico e assume il ruolo d’opera d’arte (as: John Keats nell’Ode on a Grecian Urn).
La cura del Progetto Vinile Radioborcia sarà affidata a g. olmo stuppia, le grafiche saranno a cura di Mattia Pajè. 
Le copie verranno realizzate da Analog Cut a Berlino, nel numero di tre, certificate, con una traccia per lato.
Da Chicago a Borca di Cadore, una connessione improbabile ma utopisticamente realizzata.
Un miraggio che dalle acuminate vette moderniste dolomitiche realizza un legame con le geometrie piane di una metropoli americana.

Field recording

Si va di nuovo a caccia di suoni per molto del tempo. Si creano anche dispositivi per produrre suono di vario genere… altri audio, altri video, sono interconnessi con il già copioso materiale acquisito durante la scorsa sessione del 2-12 settembre 2015. Si utilizza anche un piccolo drone per sorvoli e raccolta di video/suoni.

Informazioni:

www.radioborcia.tumblr.com
www.observatorylandscape.org
www.progettoborca.net
www.dolomiticontemporanee.net
info@progettoborca.net
radioborcia@gmail.com

Tel. +39 334 7374093

 

 

 

Drone uno
concerto in colonia suonando i cessi – in volo

Drone due
Castelvazzo, ex cementificio – con tubo del Gas frana

Radioborcia – last day
2016 live set Darkish Audio

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http://www.progettoborca.net/radioborcia-wintersession/feed/ 0
The Misha Sessions – i video http://www.progettoborca.net/the-misha-sessions-i-video/ http://www.progettoborca.net/the-misha-sessions-i-video/#comments Wed, 16 Sep 2015 07:33:17 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=4480 The Misha Sessions
un progetto di Pier Luigi Sacco e Roberto Paci Dalò, nato a Borca il 20 agosto 2015.

 

Qui un video di The Misha Sessions

 

Qui un’intervista a Pier Luigi Sacco su Progettoborca, Dolomiti Contemporanee, Misha e la cultura motore dello Spazio.

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http://www.progettoborca.net/the-misha-sessions-i-video/feed/ 0
Mattia Pajè/–A – n – T http://www.progettoborca.net/mattia-pajea-n-t/ http://www.progettoborca.net/mattia-pajea-n-t/#comments Sun, 13 Sep 2015 09:58:17 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=4269 Una prassi di progetto di Mattia Pajè in Progettoborca.
Ai piedi dell’Antelao, formica tra le orme di volpe, polveri, insetti, fantasma.
Un bivacco all’interno della Colonia, tra un sottoscala ardito di Gellner e i locali delle ex infermerie.
Esplorazione e metodo per un processo di auto-terraformazione umana (72 ore filate, dal giorno alla notte al giorno, la ricerca del filo che leghi l’uomo allo Spazio).

Qui il website realizzato all’artista, nel quale sono raccolti i matertiali audio e video registrati nella Colonia.

Avvio del processo di autoterraformazione: martedì 8 settembre 2015, ore 18.00.
Completamento sequenza: venerdì 11 settembre, ore 18.00.

Ri-abitare uno spazio abbandonato, restituire ai luoghi la facoltà di accogliere presenze umane, è un processo che non può dipendere solo da un intervento sul luogo stesso.
L’uomo, come l’ambiente ha bisogno di ridefinirsi per riattivare una reciproca convivenza.
Il ritmo gioca un ruolo fondante, l’uomo e lo spazio devono contemporaneamente entrare in un habit-loop, un circolo di abitudini che ristabilisce l’abitabilità di uno spazio da parte di un essere umano. Dopo aver individuato la necessità, il fine ultimo, è necessario creare un’abitudine, seguire una routine, un atto rituale, per “sintonizzarsi” con ciò che ci contiene.
Per poter scrivere le modalità con cui avviene il processo di auto-terraformazione (contemporaneo alla terraformazione dello spazio), ogni cambiamento deve essere registrato scandendo il tempo di creazione dell’ abitudine in un ritmo preciso.
Ho individuato in un lasso di tempo di 3 giorni, l’ipotetico periodo minimo per ristabilire il suddetto rapporto. 72 ore consecutive di concentrazione divengono il veicolo verso un successo in questo senso, una gratificazione.
La concentrazione nel tempo è il punto focale del processo, l’intenzione di raggiungere un risultato, materializza potenzialmente il risultato.
Propongo un atto performativo di auto-terraformazione della durata complessiva di 3 giorni (72 ore).
Il modo migliore per non perdere mai l’attenzione sull’obiettivo finale è creare uno scenario in cui l’essere umano deve mantenere uno stato di veglia in periodi definiti.
Da qui la scelta di utilizzare una fiammella, che dovrà rimanere accesa per tutta la durata dell’atto. Unica luce nello spazio, vita, movimento, calore.
Esplorando la colonia viene scelto uno spazio all’interno di essa, viene pulito, reso ospitale, le tracce del tempo passato vengono accompagnate fuori. Inizia il processo di auto-terraformazione nell’abitare lo spazio. Una piccola tenda da campeggio monoposto viene montata nello spazio prescelto, viene accesa una candela nella stanza (l’obiettivo è non far spegnere mai la fiamma, il medesimo fuoco farà consumare più candele).
La fiammella acquisisce nel processo un significato di fragilità, come l’essere umano sul grande corpo della montagna viva. Prendersi cura di lei e fare in modo che rimanga sempre viva e raggiunga il termine del periodo è come affrontare simbolicamente l’adattamento dell’uomo ad un paesaggio estraneo.
Ogni 3 ore verrà scattata una fotografia su pellicola autosviluppante nello spazio prescelto e con essa si fisserà il passare del tempo ed il raggiungimento dello stato finale.
Si cercherà di registrare ogni movimento interiore ed esteriore, ogni forma di vita, ogni rumore presente nella colonia per tutta la durata del processo.
Si creerà così un diario di bordo, una collezione di filmati, fotografie, registrazioni, una sorta di trascrizione di tutto ciò che accade.
Il processo si conclude in 3 giorni, scattando una fotografia ogni 3 ore, per un totale di 25 fotografie (corrispondenti a 24 micro unità di tempo).
Con questa cadenza regolare, durante ogni unità si cercherà di scrivere, in base a ciò che realmente succede, la grammatica dell’auto-terraformazione. 

Mattia Pajè

 

Foto: Giacomo De Donà, courtesy dell’artista
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http://www.progettoborca.net/mattia-pajea-n-t/feed/ 0
Michelangelo Penso/Talkonfession http://www.progettoborca.net/michelangelo-pensotalkonfession/ http://www.progettoborca.net/michelangelo-pensotalkonfession/#comments Sun, 13 Sep 2015 09:42:28 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=4275 Installazione-audio in Progettoborca

La performance installativa è stata presentata nel corso dell’Open-studio del 5 settembre 2015.
Questo lavoro di Michelangelo Penso riflette, utilizzando oggetti e materiali fisici e umani reperiti a Borca, riflette sul concetto di Confessione, e più precisamente sulla reificazione del concetto originario (anzi, sulla terza trasvalutazione, potremmo dire, storicamente) di confessione intima, oggi trasformata in rito pubblico e cerimonia pubblica di massa attraverso i display mediatici e i circuiti voraci della comunicazione televisiva.

L’Aula Magna della Colonia è lo Spazio in cui il lavoro ha preso corpo plastico.

La riflessione viene messa in scena a Borca, perchè il Villaggio, con i suoi ambienti vuoti, abbandonati, silenziosi, postumi, vasti, è il luogo ideale in cui inscenare lo svuotamento del pieno vacuum, rigettato criticamente (o semplicemente analizzato, nella propria fisiologia), dove rovesciare il vaso terribile della dissipazione convulsa del senso, per notomizzarlo, in cattività, oggettivato, neutralizzato, posto in vitro.

Materiali costitutivi del progetto: atomi di Borca:
i quattro confessionali lignei disegnati da Edoardo Gellner, collocati sul soppalco dell’Aula Magna, sono stati trasportati al centro della sala centrale, e posti in formazione circolare al centro della stessa, sotto alla grande catenaria obsolescente.
Tutt’attorno, a raggera, sono state installate ottanta sedie di legno originali (Fantoni per Gellner), portate dal refettorio.
L’allestimento è stato completato da un sonoro: da alcune delle sedie vuote, attraverso una serie di riproduttori audio fissati sotto alla seduta, escono delle voci: si tratta delle registrazioni delle laiche “confessioni”, delle memorie e dei pensieri, delle persone invitate dall’artista a condividere quest’esperienza:

1) Le voci (sguardi interni) sono quelle di 15 abitanti di Borca, che narrano le proprie storie: narrano del loro rapporto con il Villaggio e la Colonia, rapporto consumato, mancato, contrastato, negato, recuperato; ognuno racconta la propria idea di questo luogo, e il rapporto di esso con la comunità: il rapporto del Gigante alieno con una piccola comunità che mai potette venire integrare alla coscienza domestica del territorio?

2) Altre voci (sguardi esterni), sono quelle raccolte dall’artista da alcune persone (intellettuali, uomini di cultura, religiosi, curatori) che riflettono, da diverse posizioni culturali, filosofiche, sociali, politiche, religiose, sul concetto storico della Confessione, in senso generale.

Una performance naturale ha avuto luogo nell’Aula Magna, nel momento in cui alcuni dei testimoni intervistati (borcesi), o del pubblico, sono apparsi fisicamente, prendendo posto sulle sedie, a parlando, sopra alle proprie voci, ed a quelle degli altri.

Le persone parlano e ascoltano, e la loro confessione pubblica è silente, è un dialogo, non uno spettacolo: è possibile generare un’intimità anche in una scena aperta, laddove le persone desiderino comunicare.

Gianluca D’Incà Levis, Borca di Cadore, 5 settembre 2015

 

Qui il video della performance.

 

 

 

m. penso

 

Le “confessioni”

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Foto: Paolo Dal Pont
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G. Olmo Stuppia/Radioborcia http://www.progettoborca.net/g-olmo-stuppiaradioborcia/ http://www.progettoborca.net/g-olmo-stuppiaradioborcia/#comments Thu, 13 Aug 2015 12:21:21 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=4421 Radioborcia è un dispositivo utopico di caccia sonora. In agguato costante, un magma che capta voci, e soprattutto la quarta dimensione del Paesaggio (architettonico): il suono.
L’intento è quello di elaborare un’opera d’arte aperta e cangiante come specificità peculiare del contesto di Progettoborca.
Radioborcia è un progetto di scultura espansa: il rumore come suono a penetrare le nostre percezioni tanto viziate dall’oculocentrismo.
La trasmissione verte utopisticamente sulla ricodificazione di idee e forme di vita, non solo suono ma azione sul territorio.
Corpo, microfono, umanità.

g.olmo stuppia

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Foto: Archivio Industriale Italiano, Marco Andrighetto, Lucia Coco, g.olmo stuppia
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Pranzo a casa Cametti http://www.progettoborca.net/pranzo-a-casa-cametti/ http://www.progettoborca.net/pranzo-a-casa-cametti/#comments Sat, 08 Aug 2015 17:31:25 +0000 Attività]]> http://www.progettoborca.net/?p=3828 Domenica 9 agosto 2015, ex Ufficio Direzione, Colonia, Villaggio Corte di Cadore

Da fine luglio, Simone Cametti lavora con la famiglia alla terraformazione degli ex Uffici Direzione in casa Cametti.
Terminato il primo periodo di residenza,
 la nuova cucina (tutta arredata con le cose d’allora) è pronta per cucinare il primo pasto, e accogliere alcuni ospiti; le prime discussioni nel salottino, tra i Cametti e parte dello staff di Dolomiti Contemporanee, artisti, abitanti di Borca. L’amatriciana è servita sulle originali stoviglie col cane a sei zampe, accompagnata col Cabernet Franc di Antonio Aiello, cabernet dolomiti, fatto a Peaio, dai tre di Peaio.
Così, i Cametti lasciano il Villaggio per tornare a Roma.
Simone sarà ancora a Borca a novembre, per continuare il lavoro; e di nuovo la prossima estate, con la famiglia in vacanza.
E continuerà a muovere la casa, lo spazio, il processo.

 

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