Gli sguardi

In questa sezione del sito, si raccolgono le prime impressioni di chi viene a Borca con progettoborca, e penetra nel Villaggio, scoprendolo per la prima volta, o per la seconda.
Gli sguardi sono le prime idee scaturite dalla visione, dall’esplorazione, del Villaggio, con tutte le sue sorprendenti meraviglie.
Gli sguardi sono perfettamente soggettivi: ognuno di essi rappresenta la prospettiva personale di una persona su questo luogo, in molte sue parti fermo comesospeso, che ora si lavora a muovere, ancora.
Gli sguardi sono composti di una o più immagini e da un testo, forniti da colui che guarda.
Nessuno di questi sguardi è neutro: non c’è alcun bisogno, a Borca, di visioni contemplative, statiche, nostalgiche.
Non è un cinema questo, né lo spettacolo di un corpo in decomposizione: è un cantiere, mobile.
C’è bisogno ora di agire, per ripensare questo luogo.
E gli sguardi sono a ciò funzionali: da ognuno di essi, trapela una visione, che è sempre proiettiva, che non è ferma, ma suggerisce la prospettiva di un movimento possibile.
In tal modo, gli sguardi sono mattoni, dell’occhio e dello spirito: ognuno di essi alimenta la reazione che abbiamo avviato, ognuno di essi contribuisce a reimmaginare questo luogo, sciogliendolo dall’atrofica cattività estetica in cui esso giace, sepolto, e riportandone alla luce le parti, i frammenti, gli atomi, le carni.
Artisti, curatori, pensatori, persone che mai sono state al Villaggio, o che ci tornano dopo decenni: i loro occhi sono aperti, l’umor acqueo bagna questo spazio in germoglio, nutrendolo.