Su dunque e via per la RAMPA.Qui nelle foto, per la maggior parte di Teresa De Toni salvo ove indicato diversamente: e indicare diversamente è utile e necessario, per evitare di raffermare banalmente in formazioni informi, ad esempio;
qui nelle foto ci sono quindi raccolte costellate e ridono: le atmosfere e i passaggi e le intelligenze dello spirito incontingente dell’ultima festa immesta di Dolomiti Contemporanee in Progettoborca, con gli artisti e i fotografi e i chitetti e gli altri multiformi costruttori sfaccettati tutti a tornare alla Colonia e mica come saprofiti crepuscolati, che tutto il buono di questo moto vien via con noi senza la raschia, il sangue s’intende che continua a ruscellar per le vene cerebre e non rapprende, che è lo spunto ossigenato della progressione articolata per lo spazio ri-assegnato, che è plurimo geografico: alla trasformazione rivalutativa, senza la quale risulteremmo un’opzione assai lasciva, una disfunzione palliativa, in sto caso non si vede che la biga, quando mai viva la spiga (pinto grano rosso esangue).
venerdì 17 ottobre sono arrivati gli ospiti, magmatismo, ignizione, ribollire, canti fischi e becchi dritti;
sabato 18, in Aula Magna, Mattia Menardi Menego ed Edoardo Turozzi han presentato e raccontato ancora del BOULDER CAPSULA, che porteremo via da Cortina, news a breve; a seguire, Mattia Marzaro ha commentato il lavoro di #alfabetogellner e #extempore, uh, paideia, quanta azione formazione coi docenti e li studenti negli anni del bastione, avanti tutt’attorno, che le seminazioni reticolano il Paesaggio, nè finiscono in un viaggio;
nel mentre, prima e dopo che gli architetti ablavano, gli artisti e alcuni fotografi venivano e allestivano e provavano; Anna Poletti riportava le sue produzioni straordinarie PBLAB e le indossavamo ancora, Nanni De Biasi ci contava del pigmento di Dolomia e Cencenighe davanti a un Antelao Carbolucente; Fabrizio De Bon accendeva “What Are You Looking For?” ai bagni dopo i bagni, suonando lamiere, metalli, ceramiche, e spandendo l’intenzione o la de-composizione dell’emozioni pei budelli mezzo ai suoni e lavelli; Giacomo Silva Gelataio Matteiano con sti test prova la Mano; Chiara Beretta da mesi diciotto intenta; tira fuori da questa faticosa e lunga sprimentazione nel “Laboratorio Luce Fresca” al Dormitorio MF, chimica e alchimia della luce trasferita, la sperimentazione dell’affresco (cenniniano) fotosensibile, con l’arriccio steso coi chimici sviluppati, attenzioni alla tossicità pericolosa della calce che reagisce con gli acidi, riequilibrazioni continue, la sabbia dell’arriccio vien dal Boite, le tavelle dalla Nuovaedil di Renato Perri, lode ai partner e ad Antonio Aiello e Idrotermolux sempre, alcuni sanpietrini, quelli piccili son test, stampata una croda della Falesia d’ErtoCasso; Fongarina dei supplì da lungo tempo qui, Casa Cametti anche, con Nicolò e Sara pergiunta; gran respiri vetrati e tessuti alle ex religiose, ultima accensione di “In the mood version 209” con Kristian Sturi alla Cappella, e disallestimento del gran lavoro decennale di Marta Allegri, con decine di studenti artisti passati e andati, e in quest’ultima fase con Elisa Cocchi, ma son saliti anche alcuni degli altri e li ritroveremo sempre tutti in ogni altrove e avanti; degli altri abbiamo detto nel finsettimana precedente; in mezzo a tutto ciò, che non era l’ostensione del corredo funebre ma l’ala di uno stormo in un frullo diffuso che sparge per l’aria, c’erano gli altri convenuti, ad ogni ora d’ogni giorno, in questo continuo spaziotemporale altronormale a salutare, a veder le Terrafomazioni di MastroPieri e le altre cose generate spiranti insospirate e avanti, poi ne viene una parte, quella che non avrai mai se non ci sei, e così dall’inizio della fluttuazione della città-bosco campione nello spazio alpino in puntuale puntuta dispiegata distensione, nel video nel resumè DC2025, e così via.