Andrea Visentini
Finestre multistrato
DC PULSAR
Corte di Cadore
27/29 ottobre 2023
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Andrea Visentini mica l’aveva detto, al solito, cosa avrebbe portato.
Ma sapevamo che sarebbe venuto, per #dcpulsar.
E infatti è venuto, e lo ringraziamo.
E’ venuto con suo padre, solita spedizione, stile alpino, veloci e scarichi, nessun carico o punta superflui, su i quadri e via, installatori superefficaci, non per questo frettolosi.
Lo ringraziamo perché ha portato i primi quattro pannelli di una serie nuova di dieci, mai vista sinora, e sti quattro li vedi qua.
Valentina Cima ha detto che non li si allinea in alto, i quadri.
Ma più alto o variabile avrebbero PERSO ALLINEAMENTO CON LA FINESTRA.
Il Viso li ha tenuti così.
Il lavoro prende avvio dalla serie delle Finestre di Robert Dalaunay, in particolare “Finestre aperte simultaneamente 1° parte, 3° motivo”, del Guggenheim di Venezia. Andrea ha utilizzato pastelli a cera, gessetti, materiali recuperati dall’uso dei bambini, e li ha usati, insieme ad altre forze di stesura e abrasive, per dar mano ai multistrati cinesi, dove ha provato ad organizzare la logica delle pulsar cromatiche, andato per la luce, senza cercare la profondità e anzi evitando di suggerirla, grattando alle volte e non solo aggiungendo, e insomma li vedi qua.
Ne dice invece Federico Rosso, il Verden:
Son piatti o volumi? Antri spalancati, vertici in cerca di una nuova strada, particolari che fuggono dal legno e investono come un pacchetto di mischia.. Ma è cercato? È un figlio voluto? O la tecnica, tenuta sempre un passo indietro, decide di scattare in avanti comunque, la tecnica che si ribella al pittore? Essa si affida al suo killer più letale, Luce, che s’impadronisce della volontà dell’artista, che non può far altro che arrendersi o morire.
Foto: Archivio DC