Towards New Summers – Convegno Internazionale – 15/16 settembre Ravenna

Venerdì 16 settembre 2022, Dolomiti Contemporanee partecipa con Progettoborca al Convegno Internazionale:

Towards New Summers – Verso nuove estati
Passato, presente e futuro delle colonie per l’infanzia in Europa

Seminario Arcivescovile, Piazza Duomo 4 Ravenna


Il 15 e 16 settembre si terrà a Ravenna un importante convegno internazionale dedicato alla storia e al futuro delle colonie per l’infanzia, promosso dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna, dalla Fondazione Flaminia e dal Centro Studi Ghirardacci.
L’evento ha ricevuto il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, dell’Ordine degli Architetti di Ravenna, dell’Istituto Storico Parri di Bologna e dell’associazione Docomomo.

Lo stato di abbandono di numerose ex-colonie per l’infanzia sparse nel territorio italiano sottolinea l’urgenza di un dibattito scientifico-critico sulla storia e il futuro di questi edifici.
Dalle valli alpine alle zone costiere, le ex-colonie per l’infanzia raccontano una lunga storia di sperimentazione sanitaria, pedagogica, architettonica e sociale che ha influenzato generazioni di cittadini in Italia e in Europa negli ultimi centocinquant’anni.

L’intervento di Gianluca D’Incà Levis, idatore e curatore di Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, direttore dello Spazio di Casso al Vajont, è previsto venerdì 16 settembre, alle ore 16.00, e s’intitola: Dolomiti Contemporanee. Un laboratorio d’arti visive e strategie di rigenerazione. La Colonia dell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore

 

 

 

 

 

Dolomiti Contemporanee. Un laboratorio d’arti visive e strategie di rigenerazione.
La Colonia dell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore.

Dolomiti Contemporanee è un progetto nato nel 2011 nelle Dolomiti Unesco, che si occupa di sensibilità spaziale e rigenerazione territoriale, attraverso l’arte contemporanea, la cultura rinnovativa, la coltivazione delle risorse territoriali, ovvero del “Patrimonio atterrato”. Grandi o importanti siti abbandonati o sottoutilizzati, vengono trasformati in luoghi della produzione culturale e della riflessione sullo stato e il potenziale, spesso inespresso, di Paesaggio e Patrimonio. Centinaia i partner pubblici e privati che condividono e sostengono gli obiettivi di progetto. Numerosi i siti su cui si è operato nei dieci anni di attività.
Tra questi, il Nuovo Spazio di Casso al Vajont (dal 2012), e l’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore (dal 2014).
Nel 2014, Dolomiti Contemporanee, in collaborazione con la proprietà dell’ex Villaggio Eni di Corte di Cadore (la Società Minoter), il Comune di Borca e la propria rete di partner, ha avviato il programmna di rigenerazione di Progettoborca. Il Villaggio, immerso nella natura dolomitica, è una straordinaria risorsa. Si lavora dunque alla rigenerazione del suo intatto potenziale, e alla riattivazxione della gigantesca Colonia, con la costruzione di relazioni strategiche e la pratica vivificante del contemporaneo.
Gli strumenti impiegati sono la cultura e l’arte contemporanea, le buone pratiche e le reti condivise, l’immaginazione e una visione trasformativa, che son la cura contro la miopia e le inerzie.
La Colonia è una delle strutture dell’ex Villaggio ENI, costruito su volere di Enrico Mattei e su progetto di Edoardo Gellner, nelle Dolomiti Bellunesi dei primi anni ’50. Il complesso di strutture ricettive, che copre una superficie di 150 ettari, era destinato alle vacanze estive e invernali dei dipendenti dell’ENI e delle loro famiglie. In esso, si esprimono il potere economico e politico dell’ENI di Enrico Mattei e il progetto sociale dell’azienda, insieme alla sperimentazione innovativa dell’architetto Edoardo Gellner, che radica nella tradizione vernacolare alpina e nel paesaggio cadorino. Il Villaggio ENI Corte di Cadore attira ed entusiasma i propri ospiti dal 1961 al 1993.
L’intera proprietà viene in seguito acquistata, mantenuta e riqualificata nelle strutture chiave dalla Società Minoter che, anche insieme all’architetto Gellner, si interroga e non risolve il problema della riqualificazione dell’ex Colonia. Nel 2014, gli spazi del complesso sono affidati alla gestione di Dolomiti Contemporanee, un progetto culturale che apre nel sito la piattaforma di Progettoborca. Dolomiti Contemporanee apre un ragionamento sul futuro dell’ex Colonia stabilendovi una delle proprie sedi e avviando un progetto di residenza per artisti, architetti, designer, paesaggisti e altri ricercatori di provenienza internazionale. Con attività consapevoli e di alta qualità, legate alla formazione, si costruisce una presenza permanente sul territorio, che favorisce l’apertura e il dialogo su due fronti principali: quello con la comunità locale, che si sentiva esclusa ed escludeva l’ex Villaggio ENI, e con la governance del territorio; e quello internazionale, sull’identità e le necessità proprie della vita e della cultura in montagna. Progettoborca rende la Colonia il centro di una rete di relazioni strategiche, con obiettivi progressivi:

– Rigenerare e potenziare il valore del territorio. Ovvero presidiare le architetture, da una parte, e offrire contenuti innovativi, formulati in sito da eccellenze di vari settori, dall’altro. Si pone particolare attenzione agli enti di formazione e a creare occasioni per l’emergere di nuovi talenti.
– Veicolare l’attenzione locale, includendo la comunità nelle proprie attività, e quella internazionale, con la partecipazione a rassegne e convegni nazionali, diffondendo l’esperienza oltre la cerchia ristretta di conoscitori.
– Progettare la riproposizione del sito secondo le sue potenzialità e le necessità locali. In un decennio di attività, Dolomiti Contemporanee ha instaurato collaborazioni con influenti progettisti e gruppi d’area montana italiani ed europei, con l’obiettivo di formulare per la Colonia una logistica di riuso sensata.
Insieme alla proprietà, si propone il complesso come sede del Villaggio Olimpico per i Giochi Invernali del 2026, contro la proposta insensata di creare infrastrutture temporanee. Questa è una soluzione sostenibile per la necessità delle Olimpiadi di spazi grandi ad uso temporaneo e, insieme, l’occasione di dare avvio alla ristrutturazione del sito. Per il futuro a venire, emerge il progetto di un centro studi con sedi di vari enti e università, coniugato a spazi dedicati al turismo e all’utilità pubblica.

Abstract a cura di Alice Ferrazza e Gianluca D’Incà Levis

 

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