Valentina Cima / Sessanta pecore circa

Valentina Cima
sessanta pecore circa
Installazione su dalle scale fuori dal refettorio
per PULSAR
23/29 ottobre 2023

Da maggio 2023 Valentina Cima lavora con le pecore.
Il suo lavoro andrà avanti a lungo e lo vedrete.
Per ora vi diciamo poco, molto poco.
D’altro canto Valentina non parla molto.
Però non bela mai.
BEEEH?
Questo lo scrisse avanti al cancello della Colonia lo scorso giugno: ricordi?

Dal 25 aprile al 15 giugno, Valentina ha seguito Virgilio Eccel e la sua famiglia, composta da Graziella Froner, Anna e Sabrina, e poi da Anton Unterstainer (DC), che noi conoscevamo già da tempo, e questo gregge di pecore.
Sono pastori, costoro, e vanno.
Ne son successe di cose da allora.
Adesso c’è il suo allestimento, molta lana di pecora, in Colonia.
Vieni a vederlo, e portati una frontale, che va buio presto ormai.
La lana è stata presa al Giau poche settimane fa.
Una TOSATURA dolomitica, qua siamo.
Valentina ha casa a Zoppè, anche. Così ora lo sai. Anche a Zoppè è passato il gregge, e per molti altri dove.
Ora mille percore stanno a Borca, sui prati sotto al Villaggio sopra alla SS51.
O forse son partite ieri.

Valentina ha raccolto un gran numero di immagini, di queste fede, di questo andar con loro e con li pastori.
Se ne trarrà un’edizione.
Per ora vedi l’installazione alla Colonia e tre.
La vedi e la senti, col naso anzichenò.
Cambia l’aria in Colonia?
Questo sempre, e mai, e non si sa.

SPACESHEEP, quest’altro titolo è un giuoco.
Ci piace però: pensala accanto a Space Days Vol. 3, tutti su nel zielo.
Tutti ad esplorare lo spazio sempre.
Tutti quelli che ne son capaci, gli altri brucano.

 

 

Pecore aliene: ma noi non lo siamo.

Quando abbiamo pensato SPACESHEEP (mezz’ora fa), abbiam visto subito che qualcuna aveva già usato stra parola.
Piuttosto scontato.
Ma sto qualcuno l’ha usata in modo diverso, con uno scopo diverso: mentre l’accezione è sempre tutto; l’accezione è un pò come il Contesto per Jaar, anzi è di più, perchè il logos non è il contesto, mentre il testo è la realtà del contesto.
Quindi, sta foto quassotto non è nostra, ma la mettiamo, ve l’abbiamo detto perchè, e avanti.

Foto: Teresa De Toni

 

 

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