Sandra Hauser/Thaumàzein

L’installazione consiste in 15 singole unità-Thauma, immerse in ciò che le circonda; insieme questi elementi singoli e contestuali attivano il THAUMÀZEIN.
Un mondo traumatico delle meraviglie razionali in cui il momento del meravigliarsi della realtà e della relazione tra l’essere umano e la sua propria ealtà è la tematica generale della ricerca (2014).

Sandra Hauser

E’ impossibile, immaginiamo, giungere a Borca e non rimanere colpiti, impressionati, sconvolti, dalla forza con cui gli uomini hanno qui innescato e posto la serie innumerevole delle relazioni di senso, spaziali, ambientali, vitali.
Gli uomini primi furono due: Enrico Mattei ed Edoardo Gellner.
Giungendo a Borca per la prima volta nell’ottobre 2014, Sandra Hauser precipitò dapprima -come in un pozzo- in questo enorme aggregatore spaziale del senso, che è configurato come una specie di organizzato vorticatore estetico, una macchina delle relazioni qualitative  – e, dal 2014 con Progettoborca, un cantiere totale del pensiero, dell’idea, della reinvenzione, del rinnovamento, della rigenerazione, del progetto, dell’azione.
Ed anche, dicevamo, un terribile inghiottitoio: delle attenzioni deste di chi le può, che qui vengono profondamente catturate e quasi imprigionate, e che non sempre è possibile metabolizzare e ritrasmettere immantinamente, tale il potere, talvolta, della meraviglia, quand’essa si presenti in queste pericolose concentrazioni massive. Un bosco intero, alla pendice d’una grande montagna, e di fronte a quell’altra maledetta, trasformato in un enorme pulsante acceleratore del paesaggio, in una palestra di rimodellazione del paesaggio attraverso l’integralismo del design organico totale, attraverso la calibrazione micro/macrometrica d’ogni atomo d’artificio innatura innestato; e in un galvanizzatore e riprocessatore atomico-chirurgico delle sensibilità; e c’è dunque una violenza, data e subita, in fase d’appercezione, nella forza vibratile di questa nettezza espressiva, che inevitabilmante si installa nelle menti duttili, il design dalla bocca di ferro.
Dopo una prima fase di sovraesposizione sensibile, Hauser ha trovato il modo di arginare il pieno getto del thauma: ha trovato la propria misura, ponendolo in alveo, ed avviato il processo di lavoro.
Queste immagini raccontano il suo lavoro nel 2014.
Ora, nel 2017, Thaumàzein riprende a muoversi.

A questo link, un’intervista su Mytemplart, in cui Sandra presenta i propri lavori del 2014 in Progettoborca.

 

THAUMÀZEIN – About the Wonder, the Reality and the Concrete
MAIN THAUMA: SHE
object trouvé, sculture in cemento, tavoli, carte geografiche (del 1900 circa), smalto, pigmento nero, carta carbone, carta trasparente, misura: Terza Capanna, 2014
Colonia, Terza Capanna

 

THAUMA 1: A CONCRETE LITTLE SIP
Calice 10 cm (del 1900 circa), cemento, pezzo di legno vecchio, 2014

 

THAUMA 2: THE GUARDIANS
Molle, secchio (oggetti della Colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), fuoco, 2014

 

THAUMA 3: WHEN A MIND BECOMES CONCRETE
Coltello, sedia e tavoli (oggetti della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), libro della famiglia dell’artista 26,5 x 21,5 cm, cemento, 2014

 

THAUMA 4: A CONCRETE CRACK
Cemento, 10 x 10 cm, 2014

 

THAUMA 5: THEY LOOK AS IF BUTTER WOULDN’T MELT IN THEIR MOUTH
Coperchi d’argento (oggetti della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa) 30 x 15 cm, paraffina, 2014

 

THAUMA 6: THE PACKING
Contenitore d’argento, altezza 25 cm (oggetto della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), cemento, 2014

 

THAUMA 7: CAOLINO – OVVERO TRE MESI SUL MARE
4 libri, (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), compasso (del 1900 circa), cemento, 2014

 

THAUMA 8: CONCRETE BELONGING
2 Cuscini 50 x 25 cm (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), cemento, 2014

 

THAUMA 9: THROUGH THICK AND THIN
Cavalletto in metallo alto 40 cm e tavolo (della colonia Villaggio ENI, degli 1950 circa), fotografia bianco nero (degli 1950 circa), cemento, 2014

 

THAUMA 10: IT’S NEVER HOPELESS AS LONG AS YOU HAVE A WHEEL ROPE PULLEY AND A DICE
Carrucola, piccola porta di metallo (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), dado di legno, cemento, polistirolo, 2014

 

THAUMA 11: MAPPING FOG
Carte Geografiche fotocopiate (del 1900 circa), oggetto di metallo (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), sale, diluente antinebbia, china, lacca, 2014

 

THAUMA 12: SLEEP TIGHT
Cuscino 71 x 37 cm, grata di plastica (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), 2014

 

THAUMA 13: CONCRETE DRIPPING
Carta oliata, cemento (Omaggio a Stefano Moras), 2014

 

THAUMA 14: ONE UPON THE OTHER UNTIL IT’S HIDDEN
Carta carbone usata 45 x 25 cm (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), muro, 2014

 

THAUMA 15: THE COLLECTION OF THE USEFUL REMAINS
Oggetti vari (della colonia Villaggio ENI, del 1950 circa), cemento, pigmento nero, 2014

 

 

Foto: Sergio Casagrande, Giacomo De Donà, Sandra Hauser
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