Marta Allegri/Sul confine

Sul confine, intervento site-specific agli ex alloggi delle religiose alla Colonia.
Work in progress, 2014/2017, polvere di mattone, vasi, tritacarne, fotografia. Parole nel vuoto, 2014, pentola, fornello, brodo.

La cucina è lo spazio più piccolo, nascosto e buio, all’interno degli alloggi delle religiose. E’ il luogo del conflitto, qui si trovano le materie prime che attraversano i processi di trasformazione.
Una pentola sopra ad un fornello a gas contiene del brodo, le lettere traforate sul coperchio lasciano passare il vapore, l’odore si diffonde nelle stanze e copre quello forte e pungente delle polveri e delle muffe modificando la percezione di questi spazi abbandonati.
La scritta Parole nel vuoto fa riferimento al testo di Adolf Loos, che definisce la distanza tra architettura e ornamento.
Accanto al lavandino è esposta la foto di una vecchia casa rurale di dimensioni modeste, il campo coltivato si spinge fino al suo confine e sulla facciata una grande apertura ci mostra lo spazio interno, l’intonaco e le pareti bianche e azzurre. Quello che sembra un crollo dato da uno sfondamento violento, è invece il risultato di un  lento cedimento, un trave in legno esposto alle intemperie non sostiene più i mattoni sopra la porta.
La credenza della cucina diventa un piano di lavoro. Polvere di mattone dentro grossi vasi per la conserva, a testimoniare l’ossessione verso una complessità, il senso di sconfitta, l’incapacità di trovare soluzioni.
Una macchina che macina carne La Certosa, crea un altro riferimento all’isola della laguna di Venezia, che macina i ruderi dei depositi di munizioni, la sua storia, per renderla polvere da nascondere sotto terra.
Freddo e caldo, i colori di questa stanza hanno una temperatura, sono l’azzurro cielo ed il colore della terracotta.
Luce abbagliante nel grande salone, una grande vetrata invita a scrutare l’orizzonte, il tempo si rallenta, facilitando la contemplazione e l’attività del pensiero.

“L’uomo ama tutto ciò che serve alla sua comodità e odia tutto ciò che lo infastidisce e vuole strapparlo dalla posizione sicura che ha raggiunto. È per questo che ama la casa e odia l’arte.” (Adolf Loos)

Marta Allegri, Perarolo di Cadore, ottobre 2017

 

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