Sassaia è un’installazione site specific che crea un parallelo fra il mio luogo di provenienza, i Colli Euganei, e Borca di Cadore, mettendo in evidenza alcune analogie.
Seguendo la linea tematica aperta da cantieredivaia ho deciso di sviluppare un lavoro incentrato sull’instabilità del paesaggio, contrapponendo un evento di brevissima durata – l’installazione o Vaia – alle trasformazioni del paesaggio più lente, come ad esempio la nascita di un bosco “artificiale” – nel caso di Borca, oppure la diffusione della Acacia nei Colli.
L’installazione è stata realizzata senza rispettare i cicli naturali e presenta l’ombra della caduta di una pianta, proiettata in un’esagerazione orizzontale.
Il residuo di una chioma ancora verde, polverizzato ed allungato segna la velocità della trasformazione e del cambiamento.
Le foglie di Acacia sono state raccolte da un esemplare caduto in seguito ad un forte temporale e quindi ancora verdi.
Una volta polverizzate, sono state portate a Borca: protagoniste di uno spostamento.
Il luogo adatto è la “sassaia” in prossimità di alcune Ville, luogo dello scorrere per eccellenza. L’installazione è stata realizzata molto velocemente, in un paio d’ore. Essa è documentata attraverso la fotografia, che rimane l’unica testimone dell’intervento. Una fanzine verrà realizzata in seguito.
Giacomo Segantin, settembre 2019
Foto: Diego De Marco
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Novembre 2020: l’opera Senza titolo, una fotografia figlia di Sassaia, è stata selezionata in progetto Cantica21.
Cantica21 è un’iniziativa lanciata congiuntamente da MAECI e MiBACT, che promuove e valorizza l’arte contemporanea italiana, sostenendo la produzione di opere di artisti emergenti o già affermati, ed esponendole negli
Istituti Italiani di Cultura, nelle Ambasciate e nei Consolati.
Bravo Giacomo, che diventerà milionario.