Catia Schievano/Impronte minerali #1 #2

Impronte minerali #1

Il mio processo di ricerca nasce da una sperimentazione iniziale con la carta Repap di Paper& People.
La sua composizione minerale, l’esser ricavata dalla pietra, mi ha permesso di sfregare la carta attraverso la tecnica del frottage su qualsiasi elemento architettonico, industriale o vegetale presente nella Colonia.
In questo modo, la carta morbida, liscia e resistente, non è altro che la montagna stessa, sulla quale le impronte del territorio circostante descrivono delle mappe e pongono la propria firma.
Originare la ricerca da come la Colonia si presenta ora, dentro e fuori, diviene esperienza di un passato esploso, che assorbe il silenzio e la solitudine degli elementi inanimati e compiuti
(l’architettura di Gellner), contrapposti a quelli viventi e variabili della rigogliosa flora del bosco che la circonda (anch’essa progettata da Gellner).
Se la trasposizione individua e fonde insieme, sulla stessa superficie, le due anime, apparentemente contrapposte e fondamentali, di Villaggio e Colonia, la ricomposizione ne da’ una nuova lettura, ponendo l’accento sull’importanza della loro relazione.

 

Catia Schievano, luglio 2018

Impronte minerali #2

Dopo aver impresso sulla carta roccia Repap di Paper & People gli elementi dei “due immani corpi organici integrati di Borca” (il complesso del Villaggio e della Colonia e il bosco naturato da Edoardo Gellner), ho dedicato attenzione ai loghi e ai prototipi delle industrie che mettevano in moto la grande macchina organica-sociale della Colonia, selezionando quelli che nella forma o nella parola avessero come relazione principale quella con la natura (anch’essa fenomeno strutturalmente organizzato dove le forze si manifestano).
I primi frottage eseguiti imprimono sulla carta il logotipo della lavatrice Mìele (azienda tedesca di elettrodomestici fondata in Germania nel 1899), il pittogramma di un cristallo di neve dei frigoriferi dell’Agipgas (azienda dell’Eni fondata da Mattei nel 1953) e la trama a fori circolari dei termosifoni presenti nei corridoi e in quasi tutte le stanze della colonia divenendo icona di uno spazio. Tra logo e disegno si compone una duplice immagine: natura e industria si incontrano sulla stessa superficie, sono un binomio che si confonde e si scambia di significato attraverso lo stesso disegno geometrico di cui entrambe, originariamente, sono create.

 

Butter wood-Burro bosco

Impronta-frottage della scritta “butter” (burro) trovata all’interno di un frigorifero.
La carta roccia è il paesaggio-involucro di un territorio colpito da Tempesta Vaia:

Un bosco morbido come burro
si scioglie e si plasma
cambia consistenza,
orizzontalmente si spiana

Ottobre 2019

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