Alessandro Pagani in PULSAR / attach(k)ed


Diorama, 140×80 cm, olio su tela, 2009

Diorama nasce nel 2009 come pilota di un’omonima serie che prende forma partendo proprio dai diorama del museo di storia naturale di Milano, di cui è uno dei più vecchi. Il tema si è poi allargato ad altre strutture museali ed è ancora in via di definizione (il diorama in questione non è stato mai esposto) – mutazione.
A Borca si rinnova, si riattiva seguendo altri impulsi (PULSAR).
È innegabile anche da chi dia relativo peso alle vulgate dei media che la fobia dell’ orso sia divenuto tema costante, soprattutto sui nostri monti.
Il Diorama, da riflessione essenzialmente pittorica sul rapporto figura fisica (cadavere) – fondale dipinto, torna al suo primigenio scopo di generatore di stupore nel fanciullo/uomo che osserva rapito l’orso nel sogno (dell’orso?) di un paesaggio, al sicuro dalla minaccia (impagliata).
Se il Diorama è un inganno (e lo è diversamente e ulteriormente una volta ri-dipinto) che ruolo hanno i due attach(k)ed? Il volto di Harris come un Cristo sanguinante è fiction, ma la serenità di Timothy Treadwell è sinistro presagio di (vera) morte, in cui il cinema da fiction diviene altro (non un documentario).

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