L’Albergo Boite


Scrive Edoardo Gellner*:

“… Il nuovo albergo è stato costruito a partire dal 1961 ed è stato aperto nel periodo natalizio del 1963.
Si compone di due corpi: uno, a sviluppo verticale su sei piani, è destinato alla parte notte e contiene 78 camere, tutte orientate a sud. La capacità ricettiva complessiva è di 117 letti, singoli o accoppiati, più 78 letti a parete, ribaltabili, oltre a una saletta destinata ai giochi di ragazzi e bambini al piano terra. Tutte le camere godono di una situazione molto favorevole per la vista e l’esposizione: ognuna è dotata di un ampio poggiolo, diviso da quello della camera adiacente da un leggero schermo apribile.

Ogni camera dispone di un proprio servizio (lavabo, doccia, bidet, wc). Nella distribuzione planimetrica i blocchi dei servizi sono accoppiati; essendo disposti all’interno, essi hanno una ventilazione meccanica, ma dispongono di ventilazione diretta sul lato nord, ottenuta mediante un condotto ricavato nel controsoffitto del corridoio …”

“… Il secondo corpo, più basso e di maggior sviluppo planimetrico, comprende a livelli inferiori magazzini e una lavanderia che serve l’intero villaggio; sugli altri piani: ristorante e cucine, locale di sciolinatura sci vicino all’ingresso secondario, guardaroba, sale di soggiorno con bar e banco portineria, a livello dell’ingresso principale, che dà su un ampio piazzale di arrivo, direzione uffici, alloggio personale e servizi.

La hall è caratterizzata da un nastro continuo di finestre che mettono lo spazio interno distretto contatto con il verde circostante; la sala di soggiorno si affaccia su un’ampia terrazza che gode di un’eccezionale vista panoramica.

Il tetto inclinato che copre l’ampia hall è caratterizzato da grandi travi lamellari in legno sorrette da coppie di putrelle in acciaio; la pendenza del tetto è ripresa dalla rampa del percorso esterno che sale verso la chiesa.

In un secondo momento, è stato aggiunto sul lato sud un corpo contenente una sala conferenze con 200 posti e una taverna …”

*Testo tratto da: E. Gellner, Percepire il paesaggio. Living Landscape, 2004, Milano.

Redazione scheda e foto di: Nicola Noro.

A questo link è disponibile una scheda generale sulle principali architetture del Villaggio di Corte di Cadore.

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